La visualizzazione può
essere definita la rappresentazione immaginativa del programma e
delle singole sequenze motorie da eseguire nei diversi momenti della
gara. Tale capacità immaginativa non è uguale in ogni
individuo, ma differisce sia per quantità (immagini e sensazioni
più o meno vivide e realistiche) e qualità (c'è
chi dimostra di avere una spiccata capacità immaginativa
del senso della vista, del tatto, piuttosto che dell'olfatto o dell'udito).
La tecnica. Partendo da una base di rilassamento, si guidano
gli atleti nella rappresentazione mentale di immagini visive dapprima
semplici ed in seguito complesse; si procede quindi all'inserimento
progressivo di stimoli immaginativi acustici, tattili, cinestetici,
olfattivi, favorendo il progressivo sviluppo di una capacità
immaginativa polisensoriale ed immersiva. Le scene immaginate utilizzate
devono essere, oltre che distensive, anche coinvolgenti e realistiche,
per poter creare o ricreare nella mente dell'atleta esperienze il
più ricche possibili. Vengono dapprima introdotte immagini
di scene familiari agli atleti, sia sportive che non sportive; in
seguito si passa a sequenze immaginative riguardanti il setting
della pratica sportiva. Infine, si propongono specifiche fasi tecniche
o manovre della specialità in oggetto. Tali sequenze di allenamento
delle capacità di visualizzazione vengono effettuate due
o tre volte a sessione, e, per evitare eventuali cali di concentrazione,
ciascuna ripetizione non deve superare i 5-10 minuti di durata.
|