Per leadership si intende
un processo di influenza interpersonale, orientato al raggiungimento
di particolari obiettivi che uno o più membri del gruppo
esplicano nei confronti degli altri in virtù di qualità
"polarizzanti".
Nello sport l'allenatore svolge tale ruolo
che è influenzato dal proprio "stile" pur mantenendo
i medesimi compiti (dirigere, decidere, organizzare, pianificare,
istruire, formare, sviluppare, supportare, motivare, valutare).
L'allenatore svolge tali compiti nei confronti
degli atleti attraverso:
· trasmissione e sviluppo delle competenze sportive;
· costruzione ed organizzazione del gruppo-squadra (teambulding);
· mantenimento di ordine e disciplina;
· pianificazione dei compiti e programmazione delle attività
in vista del raggiungimento degli obiettivi prefissati;
· supporto sociale e motivazionale.
Le caratteristiche per una leadership positiva
ed efficace sono:
1. sapere che il proprio ruolo è "servire" e non
"essere serviti"
2. creare una cultura in cui tutti si sentano parti importanti dell'organizzazione
3. dare direttive chiare
4. abituarsi ad essere efficaci, con poche parole
5. conoscere la differenza tra intensità ed emotività
6. criticare in privato e lodare in pubblico
7. separare l'errore dalla persona che sbaglia
8. enfatizzare il lavoro di squadra, piuttosto che l'individualità
9. focalizzare il futuro senza trascurare l'immediato
10. accettare critiche e rimproveri
Un
modello per meglio comprendere e conoscere la leadership è
quello multidimensionale di Chelladurai (1990).
In tale modello, le caratteristiche del coach, quelle
del gruppo-squadra e della situazione vengono ugualmente prese in
considerazione; la performance e la soddisfazione dei membri del
gruppo sono in funzione del grado di congruenza tra:
· comportamento richiesto (dal contesto)
· comportamento reale del leader (percezione)
· comportamento preferito dal gruppo (desiderato)
Tale congruenza è valutabile anche grazie al Leadership
Scale for Sport (Chelladurai & Saleh, 1980).
La leadership di un allenatore è influenzata
dal suo stile decisionale che esprime, tra l'altro, alcuni tratti
della sua personalità. I 5 principali stili decisionali
secondo Vroom e Jago (1978):
1. Autocratico I: prende personalmente le decisioni basandosi
sulle informazioni ottenibili;
2. Autocratico II: ottiene le informazioni necessarie dai
membri e decide da solo;
3. Consultivo I: condivide i problemi con i membri più
influenti del gruppo consultandoli individualmente, tiene in considerazione
le loro idee e prende da solo le decisioni;
4. Consultivo II: condivide i problemi con tutti i membri
riuniti, tiene in considerazione le loro idee e prende da solo le
decisioni;
5. Stile di gruppo: condivide i problemi con il gruppo, lascia
che questo generi ed esamini delle soluzioni alternative e giunge
a una soluzione consensuale.
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