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Esperienze
Osservazione sul campo

Un aspetto ed un compito fondamentale dello psicologo sportivo è l'osservazione sul campo. Sul campo lo psicologo può mettere alla prova le proprie capacità di professionista. Sul campo non ci sono scuse, o ci sa fare oppure no. Lo psicologo sportivo deve sapere che molto di ciò che riuscirà a "fare" dipende proprio dal modo e dal tempo che dedicherà all'osservazione sul campo. Innanzitutto, è bene ricordarsi che fin quando l'ambiente sportivo non lo riconosce come parte del gruppo (e possono volerci anche mesi), al palazzetto, in piscina, sul campo di allenamento, in palestra, ecc. lui è considerato un ospite e, pertanto, da ospite gli altri si aspettano che si comporti. A tal proposito, il saluto è un strumento eccezionale poiché, al di là di ogni forma di educazione, dalla risposta altrui, consente, da una parte, di iniziare ad instaurare una relazione, dall'altra di saggiare da subito le diverse personalità che ci si trova davanti. Per tale motivo, è bene che lo psicologo si abitui, fin dal primo giorno, a salutare tutti, possibilmente per primo. Il contenuto dell'osservazione dello psicologo sportivo deve essere tutto ciò che è, direttamente ed indirettamente, connesso con l'attività del gruppo sportivo che sta osservando. Di particolare importanza sono i luoghi di allenamento (cura e manutenzione), tempi e mezzi utilizzati per il raggiungimento dei luoghi di allenamento da atleti e dallo staff, orario di arrivo, tipo di comunicazione tra atleti e staff, tra atleti tra loro ed all'interno dello staff stesso, comportamento delle persone presenti agli allenamenti (dirigenti, giornalisti, parenti e amici, tifosi, ecc.), tipi di leadership presenti, comportamento della squadra, durante la partita (in casa ed in trasferta), comportamento di staff ed atleti nei momenti di aggregazione extra-lavorativa. Ciò che fa, davvero, la differenza tra uno psicologo sportivo ed un altro è, però, il modo e l'atteggiamento con i quali osserva sul campo. A causa della difficoltà nel poter descrivere bene questi aspetti, si utilizzeranno alcune metafore. La sua presenza deve essere discreta, silenziosa e trasparente come l'aria (della quale ci si accorge solo quando non c'è), il suo interesse verso il campo di osservazione deve essere totale come quello di una madre che vuole capire perché piange il suo bimbo, il suo stupore di fronte ad un gesto tecnico di alto livello deve essere come quello di un bambino che vede per la prima volta il mare, l'ammirazione verso l'allenatore che istruisce deve essere paragonabile a quella degli allievi di Michelangelo, il rispetto verso gli inservienti che, da anni, curano i luoghi da gioco deve essere come quello riservato ai custodi di un tesoro nascosto, il giudizio verso le persone osservate deve essere nullo come quello dei genitori che vedono tornare un figlio da un lungo viaggio, il desiderio di condivisione e di empatia nei confronti di tutti questi attori deve essere come quello di una persona innamorata.
Gli obiettivi dell'osservazione sul campo sono:
· conoscere bene tutti i componenti del gruppo sportivo;
· condividere le fatiche quotidiane degli allenamenti (fattore molto "legante");
· riconoscere eventuali problemi della comunicazione verbale e non verbale, in modo da averli chiari quando verranno, inevitabilmente, richiesti;
· essere uno strumento oltre che per l'atleta, anche per l'allenatore e per gli altri componenti dello staff;
· assistere, partecipando, al processo di trasformazione/evoluzione del gruppo sportivo in oggetto.