La coesione del gruppo
è determinata dal campo di forze che agisce sui membri
per farli restare insieme. Consiste nel grado di unione o
nella resistenza del gruppo alla sua distruzione: è
un processo dinamico che riflette la tendenza a stare/lavorare
insieme e a rimanere uniti per raggiungere gli obiettivi stabiliti.
I fattori che possono influenzare la coesione
sono:
· ambientali: responsabilità e obblighi contrattuali
dei singoli membri, pressione sociale, struttura e "cultura"
dell'organizzazione, vicinanza fisica, dimensione del gruppo;
· personali: caratteristiche di personalità,
background socio-culturale, motivazioni, grado di soddisfazione
(compiti e riconoscimento nel gruppo), spirituali;
· leadership: stile di leadership (comportamento,
stile comunicativo e decisionale del leader);
· squadra: il successo della squadra poiché
vincere stimola la volontà di stare insieme.
Le tensioni che insorgono in un gruppo a causa
delle ambivalenze affettive, delle difficoltà all'adattamento
interpersonale e dei dissensi sui fini e sui mezzi, creano un tasso
di ostilità intragruppale che minaccia la coesione e l'esistenza
stessa di qualsiasi unione. Quando tali tensioni, avvertite come
ansia di gruppo, rimangono latenti, è perché vengono
dominate attraverso meccanismi difensivi che ne inibiscono
la tendenza disgregatrice accentuando il processo inverso di adesione.
Esistono, pertanto, diversi tipi di coesione:
1. coesione difensiva: tipica dinamica di qualsiasi squadra
sportiva che nasce dalla proiezione dell'aggressività interna
all'esterno, su una squadra sentita come minacciante; questa dinamica
difensiva porta la squadra ad assumere connotazioni caratterizzate
da estrema suggestionabilità dei suoi membri, insicurezza,
dipendenza dal leader carismatico, atteggiamenti magici, paure irrazionali
di sabotaggio, ecc;
2. coesione istituzionalizzata: il conflitto interno viene
superato codificandolo attraverso un sistema di rigide norme. Le
tensioni dei singoli vengono accettate e giustificate sulla base
del diverso status che ciascuno compete nell'ambito della squadra.
In tale dinamica, tipica delle organizzazioni societarie, le modalità
del conflitto sono così controllate in quanto corrispondono
al gioco delle parti in cui ognuno traveste la propria ostilità
verso gli altri avvalendosi degli attributi derivatigli dal ruolo
impersonato;
3. coesione cooperativa: questa dinamica risolve la minaccia
disgregativa sul gruppo non attraverso la rimozione (o inibizione)
della aggressività interna, né mediante la negazione
o il disimpegno di fronte all'insuccesso, alla frustrazione ed allo
stress, ma attraverso la presa di coscienza e l'analisi delle difficoltà.
Una squadra sviluppa tale tipo di coesione quando gli atleti subordinano
gli obiettivi personali allo scopo del gruppo, all'accettazione
della realtà, al desiderio di superare i problemi, all'impegno
per cambiamenti comportamentali in funzione delle norme di gruppo.
Tale dinamica ha anche un significato educativo perché sviluppa
la disponibilità degli atleti ad un continuo adattamento
attraverso una relazione di tipo cooperativo.
Effetti della coesione cooperativa.
Gli effetti principali di questo tipo di coesione sono:
· impegno;
· stabilità;
· resistenza agli eventi negativi;
· prestazione;
· risultato.
Sociogramma. Tale strumento può aiutare
a quantificare la struttura relazionale di un gruppo; gli
obiettivi sono la definizione e valutazione della struttura
sociale e delle dinamiche di gruppo (leaders, "isolati",
"rifiutati", reciprocità, coesione). La metodologia
è caratterizzata dal rilevamento di scelte e/o rifiuti reciproci
tra i membri del gruppo in base a valutazione "affettivo-emotive"
o "centrate sul compito".
Come aumentare la coesione. Verranno adesso
elencare alcune tecniche utili nell'incrementare la coesione di
un gruppo che possono essere praticate da un personale esperto,
qualificato e specializzato. E' doveroso, però, evidenziare
che, a prescindere dalla metodologia prescelta, può aumentare
la coesione di un gruppo solo chi possiede tale concetto (coesione)
al proprio interno ed utilizza quotidianamente tale valore come
parte integrante della propria persona. Essendo la coesione uno
stile di vita, più che un semplice aspetto sociologico, è
alquanto difficile che un professionista, anche tecnicamente preparato,
ma che non possieda questo stile, possa "tirar fuori"
in un insieme di altri individui ciò che personalmente non
ha.
Le tecniche (alcune appartenenti all'insieme
delle psicoterapie) che possono favorire l'aumento della coesione
di gruppo sono:
1. Il T-Group (training group): si tratta di un tipo di esperienza
che è stata progettata per rendere la persona più
sensibile al proprio ed all'altrui comportamento nelle sue motivazioni
consce ed inconsce, nonché ai modi in cui tale condotta viene
percepita ed influenzata dal gruppo. Il T-group permette quindi
di apprendere e sperimentalmente, attraverso l'analisi delle esperienze
individuali e di gruppo, la natura dei propri sentimenti, reazioni,
percezioni e comportamenti.
2. Gruppi Autoeducativi: l'intera squadra, o sottogruppi
di essa, possono essere utilizzati dallo psicologo, come dal tecnico,
per migliorare la cooperazione e la risoluzione dei problemi individuali
e collettivi, di relazione o tecnici;
· gruppo di discussione: è un gruppo in cui
gli atleti discutono un problema generale riguardante in misura
diversa i partecipanti.
· gruppo di orientamento: è un metodo efficace
nell'ambito del gruppo per aiutare gli individui ad orientare la
propria attività sportiva.
· gruppo di consiglio: si costituisce quando i membri
della squadra tentano di risolvere, mediante discussione di gruppo,
i problemi personali di qualche membro.
3. Tecniche di Drammatizzazione:
· Lo psicodramma: in questo gioco teatrale la persona
è sollecitata ad improvvisare scene di vita vissuta, capaci
di rivelare il più possibile di se stessa. L'azione scenica
permette una presa di coscienza degli aspetti coartanti del proprio
comportamento, il superamento delle difficoltà interpersonali
e l'emergenza di potenzialità affettive inibite nella vita
di relazione.
· Il sociodramma: mentre lo psicodramma riguarda un
problema in cui un singolo individuo, o un gruppo di individui,
è coinvolto privatamente, il sociodramma invece riguarda
problemi in cui viene in primo piano l'aspetto collettivo, mentre
il rapporto privato del singolo resta nell'ombra. E' il gruppo intero
che dà vita ad una azione scenica collettiva che permette
la comprensione, per proiezione, di problemi interni ed esterni
al gruppo, con il superamento di tensioni, inibizioni, conflitti,
nonché una maggiore integrazione tra i membri del gruppo
ed una loro maggiore sicurezza verso l'ambiente esterno.
· Il gioco del ruolo: E' richiesto al soggetto di
improvvisare un ruolo sociale di fronte ad un antagonista che ne
gioca uno complementare. In questo tipo di drammatizzazione gli
individui verificano (vivendola ed analizzandola) la frattura tra
il voler essere e l'essere di fatto, fra la percezione immaginata
della realtà e situazione affettiva. Ciò attraverso
una immedesimazione nei modi psicologici che sono alla base di atteggiamenti
peculiari dei ruoli sociali.
4. La Terapia della Gestalt (Perls, Schultz, Gunter): è
orientata a determinare nell'individuo e nel gruppo una ricca esperienza
emozionale attraverso tecniche verbali e non verbali. Essa tende
a negare il valore dell'inconscio, del passato, del futuro, della
rimozione, e a dare notevole importanza al "sentire",
alla "consapevolezza" del "qui ed ora", alla
svalutazione della razionalità.
5. I Gruppi Bioenergetici (Lowen): la tecnica bioenergetica
è un approccio ai problemi della personalità umana
attraverso la partecipazione diretta del corpo al processo di analisi.
Il corpo, sostiene Lowen, come aveva scoperto Reich, somatizza sotto
forma di difese caratteriali (corazza caratteriale: Reich) le difficoltà
psicologiche.
6. Gruppi Tematici (Cohn): sono organizzati su dieci sedute
e sulla partecipazione attiva ed impegnata dei membri. Tali gruppi
si propongono l'approfondimento di particolari temi che costituiscono
una "impasse" esistenziale per gli individui (es. la solitudine,
l'aggressività, la paura, le mete della vita, la morte, ecc.).
I segni della coesione/unità del
gruppo:
1. la coesione/unità è percepita da tutti i membri,
a prescindere dal ruolo, anche da chi viene a contatto solo sporadicamente
col gruppo (tutti avvertono "qualcosa di particolare"
nell'aria);
2. interrogati singolarmente, i membri dimostrano di avere le stesse
convinzioni sul concetto di gruppo;
3. la coesione/unità esiste anche a "distanza";
pertanto, si verificano episodi in cui alcuni membri hanno fatto/pensato
qualcosa contemporaneamente ad altri, pur trovandosi a centinaia
di Km di distanza gli uni dagli altri;
4. ogni membro è disposto a "sacrificare" qualcosa
di personale per uno o più componenti del gruppo;
5. gli obiettivi sono condivisi da tutto il gruppo;
6. pur essendoci fisicamente un leader, la vera leadership è
la coesione/unità stessa del gruppo; ad essa il leader fa
continuo riferimento;
7. più che la maggioranza, il gruppo, spontaneamente, sceglie
l'unanimità nelle decisioni. Ciò è possibile
grazie al punto 4;
8. la coesione/unità non respinge, ma attrae; pertanto sempre
più persone sentono l'esigenza di avvicinarsi al gruppo per
condividerne lo stile di comportamento;
9. la coesione/unità del gruppo è vincente; le squadre
che la possiedono arrivano molto lontano;
10. la coesione/unità del gruppo è per sempre; anche
quando l'esperienza di gruppo finisce, ogni membro capisce di aver
scolpito ogni attimo di essa "nella memoria" e che, intimamente,
una piccola parte di quella esperienza è ancora viva dentro
di sé. Nasce l'esigenza di "portala" altrove
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