Uno degli obiettivi più
nobili della preparazione mentale è rendere l'atleta autonomo.
Per arrivare a questo obiettivo, però, sono necessari dei
buoni maestri e anni di allenamenti fisici e mentali. Il contributo
che, in questo processo di maturazione dell'atleta, può dare
l'allenamento mentale, fondamentalmente, è di conoscenza
e consapevolezza delle risorse di cui l'uomo è stato dotato,
ma che non sempre utilizza a pieno. Infatti, pensare positivo, avere
degli obiettivi, ascoltare il proprio corpo, sapersi concentrare,
imparare a rilassarsi, utilizzare l'immaginazione, impostare un
dialogo positivo con se stessi, ripetere a mente il gesto atletico
perfetto, non sono altro che degli strumenti per "tirar fuori"
da ogni individuo le energie più profonde che ciascuno possiede.
Quel di più che fa la differenza. Un atleta che, per anni,
ha utilizzato queste tecniche avrà acquisito le capacità
per gestire al meglio tutto il periodo della preparazione di un
evento importante, le fasi di attivazione immediatamente precedenti
la gara, la gara stessa ed il dopo gara, in maniera completa e matura.
Il miglior augurio, infatti, che si possa fare ad un atleta è
di sperimentare, il più a lungo possibile, la gioia ed il
piacere di "guidare" il proprio corpo attraverso il pieno
utilizzo delle sue attività mentali. Le vittorie che, inevitabilmente,
vivrà faranno da lieto contorno a quello che sarà
l'equilibrio di un atleta perfetto.
|